Nome imbarcazione: Mignon
Tipologia Imbarcazione: 7 metri Stazza Internazionale
Progettista: Johan Hanker
Cantiere di costruzione: Anker & Jensen di Asker in Norvegia
Anno di varo: 1912 Materiale scafo: LEGNO Albero e boma: LEGNO
Ultimo restauro, anno: 2004 Cantiere: Bassetti - Cerletti
Numero Velico: Certificato di stazza:
Cenni storici:
Sul giornale Yacht Digest n. 42, appare per la prima volta un trafiletto, “ un 8 mt. S.I. sotto gli oleandri” con una fotografia che non dice molto. Le linee dello scafo ci affascinano subito
anche se a prima vista lo scafo è in cattive condizioni e rivestito in vetroresina. L’attuale possessore non conosce assolutamente nulla di tale scafo: né il progettista, né il cantiere che l’ha
costruito.Le linee assomigliano a quelle di un Dragone più grande. Sulla losca del timone è impressa una scritta che risulterà poi in parte falsa e cioè: MIGNON S. FRANCISCO (risulterà falso la
dicitura S. Francisco).
Ricerca: Da informazioni approssimate avute dal cantierista che ha in mano la barca, si risale ad alcuni proprietari che anni prima l’avevano posseduta.
Una prima indicazione esatta: la barca dovrebbe essere di un progettista Norvegese, forse Johan Anker.
L’AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca) comunica di aver trovato sul Loyd Register una barca di nome Mignon di progettazione e costruzione del progettista Johan Hanker. Le misure
riportate sul Loyd Register coincidono con quelle della ns. barca: dunque la barca è un 7 mt. S.I. nata con armo aurico. Quella che segue è in sintesi la sua storia.
Progettata nell’anno 1912 da Johan Hanker e costruita dal cantiere Anker & Jensen di Asker in Norvegia, per il capitano inglese della R.A.F., Sloane Stanley di Southampton con il nome di
Pinaster (vedi estratto del Loyd Register of Yacht del 1912). Nel 1915 è sempre di proprietà del cap. Stanley che nel frattempo è divenuto maggiore. Nel 1919 la barca cambia di proprietà
diventando, sempre col nome Pinaster, e sempre a Southampton, di C.E. Nicholson.
Nel 1921 prende il nome di Kiane ed è ad Alexandra d’Egitto, di proprietà di un certo C.A. Casdali. Nel 1928 e fino al 1930, sempre nel Registro dei Loyd, cambia nome in MIGNON ed, sempre ad
Alexandra d’Egitto, di un certo H.G. Gregg, che la trasforma con velatura Bermudiana. Dal 1930 al 1934, con il suo nome ormai definitivo MIGNON, si ritrova a Napoli, di un certo F. Dresda. Dopo
tale anno non si trova più nei Registri del Loyd, finché la si ritrova sul lago di Como di diversi proprietari ormai irreperibili fino a quando diventa della fam. Albertini di Torno.
L’Albertini e la famiglia la utilizzano sul lago per diporto e forse per qualche regata amichevole: alcune fotografie la ritraggono in regata con un 6 mt. S.I. e su una fotografia del circolo
della vela di Como. Passa poi, forse, in varie mani e subisce un rivestimento in vetroresina, probabilmente per evitare i calafataggi. Viene da noi ritrovata (Bassetti - Cerletti) in un cantiere,
in secca, il cui proprietario l’ha acquistata probabilmente sperando di poterla restaurare.
La linea slanciata di questa barca e l’aver poi scoperto che il progettista è Johan Hanker progettista del Dragone, confermano il primo impatto della somiglianza a questa barca. Il cantiere di Hasker (che era di proprietà di Johan Hanker) è stato chiuso prima dell’ultima guerra mondiale. I disegni delle barche del cantiere di Hasker si trovano al museo Navale di Oslo. Purtroppo, i disegni di Pinaster sono andati distrutti in un incendio e ritrovano solo un trafiletto di un giornale dell’epoca, che parla del varo di Pinaster
DATI TECNICI
Lunghezza f.t. LOA (m): 11,70
Lunghezza al galleggiamento LWL(m):
Larghezza max (m): 1,95
Pescaggio (m): 1,65
Dislocamento (Kg): 5500
Armamento: Aurico
Motorizzazione:
Colore scafo:
Club o Associazione:
Porto di stazionamento: Lisanza
Stato di conservazione: -