"Tra Legno e Acqua" partenza sprint!


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Presso il Golf dei Laghi di Travedona-Monate si è svolto il primo evento dell'anno 2014 dell'Associazione Vele d'Epoca Verbano. Una splendida giornata ha fatto da cornice e illuminato tutti i convenuti, i relatori e amici che si sono intrattenuti ricevendo notizia della programmazione per il nuovo anno e seguendo le relazioni di cinque straordinarie esperienze della marineria tra legno e acqua.

 

Si trovavano esposti diversi spunti per riconoscere l'arte del uomo applicata al tempo. La mattina ci siamo trovati intorno al Presidente che ci ha accolto in tenuta formale dandoci il benvenuto canonico ed ha introdotto il primo relatore, Leonardo Bortolami del Università degli studi di Ferrara che ci ha esposto il Dottorato di Ricerca in Tecnologia dell’Architettura svolto presso il Cantiere Alto Adriatico restaurando due dragoni Acanto ed Aretusa.

L'intervento di Leonardo ha voluto sottolineare la ricerca di una metodologia riproducibile che consenta di codificare le regole del restauro quale garanzie di successo. Di particolare interesse sono state le spiegazioni delle tecniche utilizzate per sostituire le parti ammalorate con novizia di fotografie e spiegazioni tecniche come solo chi ha personalmente eseguito il lavoro può offrire. I rilievi dimensionali con tecnologie laser scanner hanno consentito di riprodurre lo scafo e consegnare al cantiere i profili da ripristinare senza alterare lo scafo.

Qualche parola sui convenuti: erano presenti settanta amici tra i quali rappresentanti delle associazioni più autorevoli del panorama Italiano. AIVE, ASDEC e LNI ci hanno visitato ed hanno avuto parole di elogio. Anche la rivista Arte Navale non è voluta mancare e ci ha omaggiato di alcune copie ed inviato un abbonamento.

 

Nel secondo intervento si è ripercorso un esperienza diretta dell'armatore che ha dovuto riparare al danno del cantiere che ha disalberato la sua barca facendo cadere l'albero. Un esperienza in cui il passa parola tra appassionati ha consentito di mettere inseme le risorse e le energie per riportare la barca al suo splendore. La barca trait d'union tra il legno e acqua.

 

Riccardo ci ha segnalato tecniche e metodi per riportare il legno alla sua forma e consistenza originale. Non sono mancate battute su quanto sia difficile “arrangiarsi”! Tutto è bene quel che finisce bene e così siamo giunti al intervento più atteso; Paolo Lodigiani. Si perché Sabato con noi c'erano giornalisti, Paolo Maccione e Gino Ciriaci ed operatori del mercato della nautica classica e d'epoca, Edoardo Napodano.

Tutta la giornata è stata caratterizzata da un cambio continuo di registro passando dal esposizione tecnica universitaria, al racconto avventura, al splendida esperienza che Paolo ci ha raccontato si sta vivendo in Bolivia e Senegal per consentire il rifiorire della nautica come strumento di emancipazione.

 

Una barca è vita: consente di andare a pescare, di commerciare e trasportare le persone se si devono spostare o, come sul lago Titicaca, dove si faranno escursioni con i turisti sviluppando le attrattive di un'area unica dove persino l'armo di un catamarano deve essere rivisto dalla sapiente conoscenza dell'arte della navigazione e della progettazione di Paolo. Infatti trovandosi a quasi quattro mila metri di altitudine, ove l'aria risulta considerevolmente rarefatta rispetto a livello del mare, si è reso necessario sovra invelare lo scafo. Sono stati proiettati filmati della costruzione delle barche in Senegal e del Varo del Catamarano sul Lago in Bolivia.

 

L'Associazione ha dato un contributo per le iniziative di Paolo Lodigiani ed invita tutti gli amici a sostenere le sue attività che, facendo leva sulla nautica, cercano di ridare il sorriso alla gente.

 

L'AVEV ha poi catalizzato l'attenzione informando della Coppa dei Laghi: l'iniziativa riprende una manifestazione già svolta nelle acque dei Laghi di Como e Maggiore dal 1897. Ancora un momento d'interesse lo ha dato il riconoscimento dell'attività di Giuseppe Vanetti nel AVEV che instancabile continua a dare lustro alla vela sul Lago.

Era ormai ora di volgere al aperitivo ed al pranzo e servito nella sala ristorante del Golf che ha consentito a tutti di scambiare impressioni e proposte per il proseguo della stagione.

Nel pomeriggio ha riaperto i lavori la presentazione dello splendido lavoro di Francesco Rusconi Clerici, Barche del Lago Maggiore edito da Tararà. Cambiando di nuovo registro, l'autore ha presentato una serie di fotografie raccontando per ciascuna la storia che le apparteneva, la tipologia di barca che raffigurava, l'uso e le consuetudini che l'hanno vista protagonista sul Lago e nella vita del territorio. La profondità delle ricerche e novizia di particolari hanno affascinato la platea che potuto acquistare l'opera direttamente dal autore.

Ancora una volta è l'AVEV ad animare la giornata: Stefano ci ha illustrato il progetto del Museo Esposizione e le splendide opportunità che si potranno cogliere una volta acquisito uno spazio di circa 700 m2. Centro di formazione, esposizione di barche, archivio di bozzelli, gallocce, attrezzature per le barche classiche e biblioteca emeroteca. Tutto in un unico contenitore a disposizione di amici ed appassionati, pronto per fare formazione a scuole o cultori interessati a migliorarsi.

In fine ci si è confrontati nuovamente con la precisione e qualità del gruppo OPERAVIVA del Università di Genova che ci ha illustrato la Tesi di Laurea Magistrale in Design Navale & Nautico svolto restaurando il Gozzo Pexino nel Cantiere Moroni Navi a La Spezia. Un folto gruppo si è avvicendato dando prova di passione e competenza acquisita nel lavoro manuale oltre che per la conoscenza delle tecniche e teorie per il restauro.

Particolare attenzione è stata posta nella sostenibilità ambientale delle lavorazioni e dei trattamenti minimizzando l'impronta ecologica dei lavori e delle attrezzature che verranno imbarcate come il motore ibrido che per la prima volta equipaggerà questo scafo.

 

 

Un particolare ringraziamento va rivolto agli sponsor che hanno creduto in questa prima volta certi del successo del evento: CORES produttrice di trattamenti per il legno, Socrate leader nel sicurezza degli impianti industriali e Novauto concessionaria Toyota in Varese. Tre realtà diversamente affini al nostro ruolo che ci hanno dato l'opportunità di ospitarvi nel primo evento dell'anno.

 

 

Le foto sono di Marco Pagani


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Restauro di due Dragoni presso il Cantiere Alto Adriatico 1956 (UNI Ferrara)
Ricerca a cura di: Leonardo Bortolami
leonardo.bortolami@unife.it
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Riparazione Albero in Sitka Spruce del 1946
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Barche del Lago Maggiore
Francesco Rusconi-Clerici
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Restauro di un Motorsailer del 1966 (UNI Genova)
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